La festosa invasione dei Satiri in Sicilia

I Satiri hanno invaso pacificamente la Sicilia, e ancora vi dimorano, a differenza dei celebri Orsi del capolavoro buzzatiano (Buzzati [1945]): la loro presenza sull'isola non è solo una tradizione mitica, ma anche una pratica scenica moderna - sin dal primo Novecento - che vale la pena di rievocare. Fra i drammi satireschi l'unico integro, il Ciclope di Euripide, spicca naturalmente per adattamenti e allestimenti ed è il più amato dai siciliani, forse anche per la tradizionale ambientazione etnea. Non a caso è il solo dramma antico che abbia ispirato a Pirandello una riscrittura, e proprio in dialetto siciliano, pubblicata per la prima volta nel 1918 (Pagliaro [1967]).

Aiace, Fedra, Lisistrata: una scommessa da rilanciare

 

Aiace di Sofocle
Traduzione di Guido Paduano - Regia di Daniele Salvo
8 maggio-24 giugno - Teatro Greco di Siracusa / 1 luglio - Agrigento

Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide
Traduzione di Edoardo Sanguineti - Regia di Carmelo Rifici
9 maggio-25 giugno - Teatro Greco di Siracusa / 2 luglio - Agrigento

Lisistrata di Aristofane
Traduzione di Ettore Romagnoli - Regia di Emiliano Bronzino
26 giugno - Teatro Greco di Siracusa / 30 giugno - Agrigento

Una Alcesti di IV secolo d.C. al Teatro Arsenale di Milano

di Sotera Fornaro

Una Alcesti di IV secolo d.C. al Teatro Arsenale di Milano

1. Luciano (II sec. d.C.) fu un brillante scrittore greco il cui nome è familiare agli studenti del ginnasio, dato che usò esemplarmente la lingua greca attica pur essendo originario di una città orientale, Samosata, sulle sponde dell’Eufrate (oggi in Turchia): nei suoi numerosi scritti si mostra curioso, attento e assai spesso satirico della inquieta epoca in cui si trovò a vivere. Della oscura vita di Luciano, che non vuole dire nulla di sé, possiamo supporre che fu piuttosto raminga e che lo portò, in difficoltosi viaggi, dall’Asia ad Atene a Roma. 

Tre talenti a Siracusa

di Martina Treu

IL TEATRO E LA CITTÀ - 53° ciclo di rappresentazioni classiche, Teatro greco di Siracusa

Sette Contro Tebe di Eschilo, regia di Marco Baliani, 6 maggio-24 giugno 2017

Fenicie di Euripide, regia di Valerio Binasco, 7 maggio-25 giugno 2017

Rane di Aristofane, regia di Giorgio Barberio Corsetti, 29 giugno-9 luglio 2017

 

La scorsa stagione siracusana di spettacoli classici ha segnato un nuovo record di presenze e di incassi, stando al comunicato ufficiale della Fondazione INDA (14 luglio 2017), per il secondo anno consecutivo e con un miglioramento ulteriore rispetto ai risultati già lusinghieri del 2016: oltre 140 mila spettatori, di cui 38 mila giovani, e un incremento del 18% dei ricavi (1). Nei giorni precedenti la stessa Fondazione aveva già emesso un trionfale comunicato relativo al bilancio 2016 (7 giugno 2017) e annunciato anche un’altra ambiziosa trilogia in programma per il 2018: Edipo a Colono di Sofocle, Eracle di Euripide, Cavalieri di Aristofane. Queste notizie, e gli spettacoli visti a Siracusa, offrono vari spunti per fare un bilancio di altro genere, artistico più che economico, sulla base dei dati forniti dalla Fondazione.

Euripide e Seneca (non) si incontrano a Tindari

di Martina Treu

Il promontorio montuoso di Tindari (sulla costa nordorientale della Sicilia, tra Milazzo e Capo d’Orlando) viene associato solitamente al santuario omonimo che svetta sulla sua sommità, o semmai a un noto giallo di Andrea Camilleri (La gita a Tindari, Palermo, 2000). Ma alla presenza ingombrante del santuario, che domina prepotentemente il panorama, si contrappone all’estremità opposta del monte quella più discreta, anzi ‘segreta’, del teatro greco: affacciato sul mare e sulle isole Eolie, completamente nascosto alla vista da ogni altro angolo di visuale, si rivela a chi lo visita un altro ‘santuario’, dedicato ai Misteri di Dioniso. 

Da Duchamp a Cattelan, 100 opere in mostra tra i resti romani del Palatino (Roma)

28/06/2017 – 29/10/2017

Area archeologica del Foro romano

 

L’arte contemporanea torna a confrontarsi con l'archeologia. La mostra presenta 100 opere tra grandi installazioni, sculture, dipinti, fotografie e opere su carta di artisti provenienti da 25 diverse nazioni.

Accanto a maestri riconosciuti come Marina Abramovich, Gino De Dominicis, Marcel Duchamp, Gilbert & George, Joseph Kosuth, Barbara Kruger, Richard Long, Allan McCollum, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Remo Salvadori, Mario Schifano, Mauro Staccioli, sono proposti i lavori realizzati da alcuni tra i più significativi esponenti delle ultime generazioni quali Mario Airò, Maurizio Cattelan, Anya Gallaccio, Cai Guo-Qiang, Claudia Losi, Paul McCarthy, Sisley Xhafa, Vedovamazzei e Luca Vitone. Non manca, poi, una serie di lavori realizzata da designer e architetti come Ugo La Pietra, Gianni Pettena e Denis Santachiara.

Il passo sospeso. Esplorazioni del limite (Lucca)

24/06/2017 – 03/09/2017

Fondazione Ragghianti (complesso di S. Micheletto) – Lucca

In occasione del trentesimo anniversario della scomparsa di Carlo Ludovico Ragghianti, la Fondazione a lui intitolata promuove una mostra dedicata all’esplorazione del concetto di limite. Limiti, confini, frontiere, da molto tempo alla ribalta della cronaca mediatica, sono indagati nelle loro declinazioni culturali, geopolitiche e storico-identitarie in una serie di opere di artisti internazionali all’interno della mostra “Il passo sospeso. Esplorazioni del limite”, a partire dall’antichità classica fino a oggi. L’iniziativa oltrepassa i confini del complesso monumentale di San Micheletto, sede della Fondazione Ragghianti, per estendersi nel centro storico e sulle mura di Lucca. 

Ulteriori informazioni al sito: http://www.fondazioneragghianti.it/2017/06/13/passo-sospeso-esplorazioni-del-limite/ 

 

 

La seduzione dell’antico. Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto (Ravenna)

 La seduzione dell’antico. Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto (Ravenna)

21/02/2016 – 21/06/2016, Museo d’Arte della Città di Ravenna

“Quel non so che di antico e di moderno...” lo scriveva Carlo Carrà in un tempo in cui, dopo la stagione futurista, era ormai rivolto ad un ripensamento del passato avviato con Parlata su Giotto e Paolo Uccello costruttore.

Un pensiero che ormai andava diffondendosi anche oltre i confini, ambiguamente definito il ‘ritorno all’ordine’ dopo le ‘avventurose’ sortite delle avanguardie che avevano segnato il primo Novecento fino agli anni della Grande Guerra.

Ma se la fase delle avanguardie storiche non poteva dirsi conclusa, almeno fino all’entrata in scena del Surrealismo, col manifesto del 1924, il clima storico era profondamente mutato, come stanno a documentare i cambiamenti di rotta di diversi protagonisti di quelle stesse avanguardie.

Francesco Vezzoli. Retrospettiva (Bolzano)

 1. Francesco Vezzoli. Retrospettiva (Bolzano)

30/01/2016 – 16/05/2016, Museion, Bolzano

Doppio progetto espositivo per Francesco Vezzoli a Museion: come guest curator, con una mostra sulla collezione Museion, e come artista, con la prima retrospettiva completa delle sua produzione scultoria. In un percorso che si snoda tra ritratto, corpo, astrazione, paesaggio, natura morta Vezzoli appone delle cornici o dei piedistalli appartenenti ad opere note della modernità e dell’antichità a lavori scelti della collezione Museion.

Germano Serafini. Laocoonte e i suoi figli (Roma)

 

30/09/2015 – 30/10/2015, TRAleVOLTE, Roma

Il giorno 30 Settembre 2015 alle ore 18.30, negli spazi dell’Associazione Culturale TRAleVOLTE (Piazza di Porta S. Giovanni, 10 Roma), si inaugura “Laocoonte e i suoi figli” un progetto di Germano Serafini in collaborazione con Giona Piacentini, con un testo di Paolo Violini.