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Rivista online di studi
su antichità classica e cultura contemporanea

In collaborazione con la Consulta Universitaria di Studi Latini
CLASSE A

n. 9

rivista annuale
anno 9 · numero 9
anno 2023

 

IL NEMICO. La costruzione di un modello culturale - Convegno

Scritto da Giusto Picone. Pubblicato in: Orizzonti - saggi

Mai come oggi appare incombente la minaccia di un nuovo - e ultimo - conflitto globale, esito dei tanti conflitti locali in atto a tutte le latitudini del nostro pianeta, vera e propria terza guerra mondiale ‘a pezzi’ già in corso, per riprendere le gravi parole di papa Francesco; mai come oggi comunità, nazioni, popoli appaiono segnati al loro interno da irriducibili contrapposizioni radicali: non può dunque stupire che in questo fosco scenario il discorso pubblico sia costantemente dominato dalla figura ideologica del nemico.

Il Convegno “Il nemico. La costruzione di un modello culturale”, promosso da CIDI di Palermo, Centro d’Ateneo Migrare dell’Università di Palermo e Editore Palumbo, si è proposto di mettere a confronto in ottica comparatista rappresentazioni e attribuzioni di questa figura culturale nell’antichità grecolatina e nella contemporaneità; la tavola rotonda conclusiva ha spostato il focus sulla ‘costruzione’ del nemico e sui diritti dei vinti, oggi sempre più ignorati e conculcati.

Parti del mondo: logiche del confine e della frontiera nella sezione geografica della Naturalis Historia di Plinio il Vecchio

Scritto da Pietro Li Causi. Pubblicato in: Orizzonti - saggi

 Abstract 

Due to an organic view of Nature, the Plinian world is perceived as a living organism with its boundaries acting as joints that simultaneously separate and unite the territories. This anatomical perspective aids in conceptualizing the space governed by Rome as a ‘de-fragmented’ entity within which a potentially homogeneous humanity unfolds. For this reason, Pliny’s geography is constructed as a non-ethnographic discourse, wherein curiosities and marvelous details are documented primarily to demarcate the frontiers of the world, beyond which lies either the unknowable or the untamed.

«Al fine di tutt’i disii»: osservazioni su Dante (Pupi Avati, 2022)

Scritto da Domitilla Campanile. Pubblicato in: Scena

 Abstract 

Questo articolo intende proporre un’analisi del film Dante (2022) di Pupi Avati. In primo luogo, si discutono le caratteristiche dei film ambientati nel Medioevo e si considerano le strutture narrative solitamente adottate in questo genere cinematografico. Sono poi riconosciuti nel film i temi principali tipici della filmografia di Avati: amicizia, tradimento, passione per l’avventura, fascinazione per la magia e la morte, ecc. In seguito, si esamina la struttura del film e il significato nella trama del viaggio, sia reale sia metaforico, che Boccaccio compie da Firenze a Ravenna per incontrare la figlia di Dante. Il regista cerca di recuperare il vero Dante e a tale fine sceglie di mettere in scena soprattutto la giovinezza del poeta e il suo amore per Beatrice, perché Dante, a suo parere, è concepibile solo come un ragazzo eternamente giovane e innamorato.

Sommario del n. 9

CLASSICOCONTEMPORANEO È SOTTOPOSTO ALLA PROCEDURA DI PEER REVIEW SECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI

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Orizzonti

Responsabile di sezione: Rosa Rita Marchese

In Orizzonti trovano ospitalità le voci di chi fa ricerca umanistica nelle università e individua come una responsabilità propria di tale ricerca la formulazione di domande sul significato e sulla funzione sociale e politica dei propri studi. La sezione vuole offrire visibilità ai diversi modi in cui in Italia, in Europa e nel mondo le istituzioni accademiche producono linee di ricerca che promuovono, in una relazione costruttiva con il presente, il rapporto con l’antico. Entro questo spazio aperto al dialogo tra attività scientifica e domande di senso, la sottosezione Voci dal mondo intende dare spazio ai contributi e, soprattutto, alle esperienze didattiche provenienti dal panorama internazionale, con lo scopo principale di condividere informazioni e materiali in diverse lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo); tali materiali potranno anche avere meno attinenza con il tema monografico del numero.

 



Presenze classiche: Pagina, Schermo, Scena, Arti visive e comunicazione

Responsabile di sezione: Rossana Valenti

La sezione dedicata alle Presenze classiche è intesa a selezionare produzioni recenti – di letteratura, teatro, cinema, musica, arti visive – ispirate al mondo classico, sul filo del rapporto, problematico e suggestivo, tra il “classico”, sistema di valori per definizione al di là delle mode e delle contingenze, e il “contemporaneo”, l’odierno, l’attualità più stringente.

Ricerca e sperimentazione didattica

Responsabile di sezione: Pietro Li Causi

La sezione ospita documenti, racconti, bilanci critici di esperienze didattiche, progetti laboratoriali, interventi pedagogici, pensati in riferimento al mondo antico. Propone uno spazio operativo di confronto fra contesti differenti (la scuola, l’università, il “sociale”) e approcci diversi all’antico, inteso nella sua accezione più ampia: in rapporto all’insegnamento delle lingue classiche, ma anche allo studio di testi e monumenti nei loro aspetti letterari, culturali, iconografici, come pure in relazione alla pratica teatrale, alla rilettura del mito, alle varie possibili forme di rivisitazione creativa dell’antico.