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Rivista online di studi
su antichità classica e cultura contemporanea

In collaborazione con la Consulta Universitaria di Studi Latini
CLASSE A

n. 9

rivista annuale
anno 9 · numero 9
anno 2023

 

«Quid est sanctius?» Domus: figura dell’identità del civis Romanus in Cicerone

Scritto da Annunziata Miriam Biancucci. Pubblicato in: Orizzonti

La riflessione che la cultura romana ha sviluppato attorno all’idea di casa mostra che la domus è una singolare chiave di lettura dell’identità sociale e morale del civis. Questo contributo si propone di indagare i significati culturali della casa romana attraverso la rappresentazione di Cicerone: partendo dall’analisi dei paragrafi 138 e 139 del primo libro del De officiis, si affronterà il motivo del rapporto fra ethos e locus che, insieme al tema del destino della domus dominis mutatis, presente in Cicerone (off. 1, 139) e in Plinio il Vecchio (nat. hist. 35, 7), consentirà di enucleare il valore della domus quale “luogo di memoria” dei mores e delle virtutes dei boni cives. Passando alle orazioni d’invettiva politica, vedremo delinearsi un modello negativo che annulla le funzioni culturali della domus ed è rappresentato dall’habitare magnifice di Clodio, nonché dalle case di Catilina e Antonio. L’indagine sui significati culturali della domus proseguirà adottando quale chiave di lettura il motivo della sua distruzione: l’analisi della descrizione delle domus captae di Pompeo (Phil. 2, 68) e di Cicerone (dom. 62-63) sarà volta a rilevare le peculiari modalità attraverso le quali l’oratore rappresenta la violenza alle case dei boni cives come espressione della natura empia del bellum civile.

The Roman reflection about the idea of house shows domus is a particular way in the interpretation of social and ethic identity of civis. This paper intends to examine the cultural meanings of domus by the representation of Cicero: by analyzing the paragraphs 138-139 of the first book of De officiis, I will discuss about the relation between locus and ethos; with the motif of the destiny of domus dominis mutatis, present in Cicero (off. 1, 139) and Plinius (nat. hist. 35, 7), it will permit to underline the value of domus as “memory place” of mores and virtutes. Passing to the Cicero’s political invective we will see a negative model that cancels the cultural meanings of Roman house: it is represented by the habitare magnifice of Clodius and by Antonius and Catilina’s houses. The examination of the cultural meanings of domus will continue by adopting as interpretation the motif of house’s destruction: by analysing the descriptions of Pompeius and Cicero’s domus captae (Phil. 2, 68; dom. 62-63), I intend to point out the ways whereby Cicero represents the storm of the houses of boni cives as a manifestation of the impious nature of bellum civile.    

 

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Sommario del n. 9

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