Sculture in dialogo con i Mercati di Traiano (Roma)

14/12/2014 - 12/04/2015, Mercati di Traiano, Roma

I rapporti conflittuali, ma sempre affascinanti, tra uomo e ambiente sono rappresentati attraverso le forme e i volumi, innovativi e lontani dalla plastica figurativa, di Bruno Liberatore, una delle personalità più originali sulla scena della scultura italiana contemporanea. Composizioni astratte che evocano associazioni con la natura viva, immaginata non come sfondo di un evento ma come stessa “sostanza di scultura”. Tutte le opere di Liberatore, che è stato allievo prediletto e collaboratore di Pericle Fazzini, siano esse realizzate in bronzo, ferro e terracotta, testimoniano una perentoria originaria vocazione plastica e un loro radicamento in un immaginario di archetipi.

L’ambientazione sulle terrazze e lungo la via Biberatica e il dialogo con le antiche murature sostanziano la carica tellurica, la perentoria espressività materica e il forte sapore organicistico che, nella sua originale ricerca plastica, si sono sviluppati liberi e imprevedibili nell’impiego quasi ossessivo di piccoli tasselli di argilla, veri e propri semi plastici, elementi della caratterizzazione generatori dell’ideazione strutturale. Rispetto alle opere dimensionalmente contenute, che rappresentano studi preparatori, imprimono una particolare suggestione le sculture di dimensioni maggiori, che offrono un impegnato dialogo ambientale e avvolgono in misteriosa densità di suggestioni fra corposità e paesaggio urbano.

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