Copertina Biblioteca di Classico Contemporaneo

Alla ricerca del codex Vulcanii di Apuleio filosofo e dell’Asclepius*

Scritto da Matteo Stefani.

Among the manuscripts of Asclepius and Apuleius’ philosophica collated to provide a new critical edition of the hermetic dialogue, the codex descriptus Leiden, Bibliotheek der Rijksuniversiteit, Gronov. 108 (Gr – 12th c.) allows to clarify the relations between its antigraph Brussels, Bibliothèque Royale 10054-10056 (B – 9th c.) and Apuleius’ first editor, Giovanni Andrea Bussi; moreover, we can now identify with Gr the manuscript on which Bonaventura Vulcanius based his Apuleian editions in Leiden at the end of the 16th century.

Tra i manoscritti dell’Asclepius e di Apuleio filosofo collazionati in vista di una nuova edizione del dialogo ermetico, il codice descritto Leiden, Bibliotheek der Rijksuniversiteit, Gronov. 108 (Gr – XII sec.) permette ora di chiarire i rapporti tra il suo antigrafo Bruxelles, Bibliothèque Royale 10054-10056 (B – IX sec.) e l’editore principe di Apuleio, Giovanni Andrea Bussi; inoltre, con Gr e non più con B andrà d’ora in avanti identificato il manoscritto alla base delle benemerite edizioni apuleiane di Bonaventura Vulcanius uscite a Leida tra Cinque e Seicento.

 

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