Ovidio a due voci: Intervista ad Arturo De Vivo e Giuseppe Zollo.

Scritto da Silvia Condorelli.

Nell’ambito delle celebrazioni ovidiane organizzate dall’Università di Napoli Federico II nel 2017, in occasione del bimillenario dalla morte del poeta di Sulmona, si segnala un’interessante iniziativa dal titolo “Le Metamorfosi di Ovidio. Poesia e logica del cambiamento”1. Si tratta di una conferenza a due voci tenuta dal prof. Arturo De Vivo (Ordinario di Lingua e letteratura latina) e dal prof. Giuseppe Zollo (Ordinario di Ingegneria economico-gestionale), una “contaminazione” che vede l’intersezione di due prospettive di lettura, quella dello scienziato esperto di gestione economico- aziendale e quello dello scienziato attento alle espressioni del mondo classico.

 

1. La scintilla che ha innescato l’interesse del prof. Zollo per le Metamorfosi di Ovidio è, da un lato, la nobile curiosità sollecitata dalle presenze ovidiane nella Commedia dantesca, dall’altro la più banale, ma per certi versi molto interessante, notizia di cronaca secondo cui presso la Columbia University un blog di studenti avrebbe invocato la necessità di porre un cosiddetto “trigger warning” (“alert about potentially distressing material”) sulle Metamorfosi, a causa delle reazioni post-traumatiche che la lettura delle stesse potrebbe suscitare in studenti deboli...

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