Tradurre a passo di danza: Ovidio e Arianna in scena

Scritto da Giovanni Cipriani. Pubblicato in: Scena

Con le performances artistiche di Graziana Cifarelli e Vincenzo Vescera

La longevità e la produttività di un classico si misura sia dal succedersi delle sue riscritture, sia dai diversi linguaggi nei quali esso si ambienta, rivelandosi pur sempre recens: nella circostanza, il testo dell’ovidiana Epistula heroidum scritta da Arianna a Teseo è stato sottoposto dapprima a una traduzione performativa e poi, sull’abbrivio di una sua disponibilità ad ‘entrare in scena’, è stato adattato alle note e alle parole di una moderna canzone, nonché alla retorica dei gesti implicita nel linguaggio della danza. Con questo esperimento si è inteso riprodurre un piccolo spaccato della fortuna teatrale, che, come sappiamo, arrise, già ai tempi di Ovidio, a buona parte della produzione del poeta di Sulmona.

La fortuna dell'Ercole Farnese

Scritto da Simone Foresta. Pubblicato in: Arti visive

Osservazioni sulla ricezione, diffusione e trasformazione dell’immagine antica nel mondo moderno e contemporaneo

L’Ercole Farnese è una delle sculture più note dell’antichità. Dal momento della sua scoperta fino ai nostri giorni la sua fortuna non ha trovato sosta. Fonte di ispirazione e studio per artisti, storici dell’arte, archeologi, ma anche immagine esemplare della forza e della potenza muscolare per l’immaginario europeo. Nel corso dell’età contemporanea repliche, copie, riproduzioni di ogni tipo hanno reso l’Ercole Farnese un “pasto quotidiano” capace di rispecchiare le trasformazioni del gusto estetico e di veicolare i nuovi significati che la statuaria antica assume nel mondo contemporaneo. Che senso ha l’Ercole Farnese nel mondo contemporaneo? Da questa domanda parte la ricerca.

La bellezza di Psiche tra testo e immagine

Scritto da Nadia Scippacercola - Rosanna Scippacercola. Pubblicato in: Arti visive

Psiche è una importante presenza femminile nell’ambito dell’immaginario occidentale; le epoche neoclassica e romantica furono tra le più ricche di testimonianze per quanto riguarda la ricezione della fabula apuleiana di Amore e Psiche. Nel presente contributo si procederà dapprima a una preliminare problematizzazione del rapporto che lega la figura di Psiche con la Bellezza, fornen- do alcune coordinate concettuali e dando visibilità a istanti mentali e linee tematiche – più che a concreti momenti narrativi – mostrati dai numerosissimi adattamenti del racconto nel corso dei secoli. Indi si offre una rassegna iconografica dal XVIII secolo a oggi, che si sofferma su alcuni snodi critici che caratterizzano la resa artistica della straordinaria bellezza della fanciulla, i quali, a loro volta, sono spesso correlati con circostanziati riferimenti testuali.