Ovidio a scuola: una proposta didattica e una provocazione

Scritto da Antonella Borgo. Pubblicato in: Ricerca e sperimentazione didattica

The successful experience of young Ovid in the school of the rhetorician Arellius Fuscus, told by Seneca (Contr. 2, 2, 8-12), can offer us two possibilities of experimental teaching: high school students can try reading and translating Latin texts in order to obtain useful information to rewrite chapters of the history of Latin literature; taking a lead from ancient rhetoric teachers can promote rhetorical education to teach students to structure their thinking and writing.

Intrecci 2015: la ricerca in classe

Scritto da Alessandra Valentini, Andrea Cerica, Manuela Padovan, Alberto Pavan. Pubblicato in: Ricerca e sperimentazione didattica

“Intrecci: la ricerca in classe” is a project promoted by AICC Venezia and by the Humanities Department (Dipartimento di Studi Umanistici) of Ca’ Foscari University in Venice: every year, young philologists, archaeologists and historians who study ancient cultures explain their research to highschool students, presenting the outcomes of their research in an informal and interactive way. This paper gives an overview of the project from various perspectives.

Qualche riflessione sull’esperienza delle Olimpiadi nazionali delle lingue e civiltà classiche

Scritto da Pietro Rosa. Pubblicato in: Ricerca e sperimentazione didattica

L’articolo presenta l’iniziativa delle Olimpiadi delle lingue e civiltà classiche avviata dal Miur per la promozione delle discipline classiche nell’insegnamento liceale e discute sul significato della traduzione dal greco e dal latino nelle odierne pratiche scolastiche e su possibili innovazioni che ne rafforzino il significato e l’efficacia didattica.

La scuola di teatro che vorrei

Scritto da Giancarlo Sammartano. Pubblicato in: Ricerca e sperimentazione didattica

La scuola di teatro che vorrei descrive, nella forma aperta di una lettera al mondo del teatro, spunti e prospettive provocatoriamente radicali sul tema della formazione artistica. Il divario tra l’idea positivistica della scuola come luogo di insegnamento programmatico per tanti e la natura del teatro come tempo di apprendimento per pochi costituisce – da oltre un secolo – il cuore di un irrisolto dibattito sulla natura e sul destino delle scuole di formazione per attori. La trasmissione dell’esperienza teatrale, l’apprendimento delle sue regole e delle sue eccezioni, le diverse, eppure convergenti tradizioni attoriche sono temi qui accennati con la leggerezza di una visione fantastica, che pure guarda concretamente alla perdita progressiva di senso e valore dell’identità artistica del teatro.