L’isola di Crono e l’isola di Cthulhu: un capitolo poco noto della fortuna di Plutarco

Scritto da Tommaso Braccini. Pubblicato in: Pagina

Abstract

Il suggestivo mito del sonno di Crono in un’isola al largo della Britannia, ricordato da Plutarco in De defectu oraculorum 18.420A e De facie in orbe lunae (940F-942C), godette di particolare fortuna soprattutto in ambito anglosassone. Cenni in poeti (come Drayton e Milton), storici, saggisti, divulgatori, e persino una sovrainterpretazione teosofica che legava il passo al mito di Atlantide contribuirono a rendere la storia molto popolare, in particolare tra Otto e Novecento. A partire da questi molteplici canali il mito plutarcheo arrivò anche al noto scrittore dell’orrore H.P. Lovecraft. Come mostrano riferimenti, finora negletti, presenti nel suo epistolario, e una serie di precisi punti di contatto, il nucleo del suo racconto più influente, The call of Cthulhu (1926), è debitore proprio della storia relativa a Crono: in entrambi i casi un’antichissima divinità spodestata dorme in un’isola remota, sperduta nell’oceano occidentale, comunica per mezzo dei sogni, e attende l’arrivo dei propri adepti quando si compia un determinato ciclo astronomico. La capacità di suggestione del mito plutarcheo è dimostrata anche dalla sua ricezione da parte di un altro autore di weird tales (nonché amico di Lovecraft), il californiano Clark Ashton Smith, che gli dedicò una poesia, The isle of Saturn (1950).

La freccia e il cerchio. The arrow and the circle. Annuale internazionale bilingue di filosofia, letteratura, linguaggi 2021. Otto

Scritto da Mariantonietta Paladini. Pubblicato in: Pagina

Recensione

 La Freccia e il Cerchio è un Annuale internazionale, giunto nel 2021 all’VIII annata di una serie cominciata nel 2010. Edito da “La scuola di Pitagora” e promosso dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e dalla Società di Studi Politici, è un annuale bilingue (italiano/inglese) di filosofia, letteratura, linguaggi, fondato e diretto da Edoardo Sant’Elia, saggista, poeta e fondatore della rivista di Letteratura italiana contemporanea “Il Rosso e il Nero” (1991-99). 

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U. Eco, Costruire il nemico (La nave di Teseo Editore, Milano 2020)

Scritto da Rossana Valenti. Pubblicato in: Pagina

Recensione

Uscito come supplemento gratuito del quotidiano La Repubblica (14 febbraio 2021), il testo di Eco affronta il tema della costruzione del nemico come gesto indispensabile a definire la nostra identità, nel momento in cui ci procura un ostacolo rispetto al quale misurare il nostro sistema di valori: in questa ottica, non interessa tanto il fenomeno quasi naturale di individuazione di un antagonista che ci minaccia, quanto il processo di produzione e demonizzazione del nemico.

 

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“I nipoti non nati”: la nascita e il fantasma dell’assenza. Riscritture dell’identità come anticipazione narrativa della storia del Novecento – Lebedev, Stepanova

Scritto da Salvatore Tedesco. Pubblicato in: Pagina

 Abstract 

 Il lavoro si interroga sulla tematica dell’identità e sulla configurazione del tempo storico a partire da due fra i più significativi autori della letteratura contemporanea di lingua russa, Sergej Lebedev e Marija Stepanova.

Il romanzo d’esordio di Sergej Lebedev, Il confine dell’oblio, si fonda per intero sull’elaborazione della post-memory, delle dinamiche della memoria e dell’oblio delle generazioni che ereditano le vicende più traumatiche del Novecento, affidata a uno stile ed un lavoro formale che conducono a una inusuale icasticità e splendore della parola nello scandagliare i recessi più bui della storia come le torsioni più dolorose dell’identità e del riconoscimento di sé e nel soffermarsi su immagini di sconvolgente plasticità.