Copertina Biblioteca di Classico Contemporaneo

La presenza dei diminutivi nelle Satire Menippee tra sermo familiaris, commedia e parodia letteraria

Scritto da Martina Farese.

Comedy is undoubtedly one of the fundamental models for Varro’s Menippean Satires: comic authors, Plautus in particular, seem to be Varro’s main source of inspiration for the composition of his satires, even more than Menippus, the founder of the Menippean genre, or Lucilius, the unavoidable reference for all the following Roman satirists. In fact, in the Menippeans, the recurrence of themes, stylistic features, and even structural components that are properly ascribable to the comic theatre is very frequent. The particular language used in the Menippeans, where, in accordance with the principle of the σπουδογέλοιον, lexical and stylistical refinements are inextricably mashed up with popular elements, constitutes one of these many connections with Comedy. In this paper, I intend to focus on a linguistic phenomenon that belongs to the sermo familiaris, the use of diminutives, which occurs more frequently in the Menippean Satires than in the rest of Varro’s works. My aim is to demonstrate, tracing a parallel with Comedy, that the presence of diminutives in Varro’s satires can sometimes be read as an element of literary parody.

La Commedia è senza dubbio uno dei modelli fondamentali delle Satire Menippee: ancor più che da Menippo, il fondatore del genere menippeo, o da Lucilio, punto di riferimento obbligato per i successivi scrittori satirici a Roma, è dagli autori comici, e da Plauto in particolare, che Varrone sembra trarre spunto per la composizione delle sue satire, nelle quali ricorrono spesso temi, stilemi e perfino componenti strutturali tipicamente comici. Fra gli elementi di contatto con il teatro comico rientra, naturalmente, anche la particolare componente linguistica delle Menippee, in cui si trovano fusi, in accordo con il principio dello σπουδογέλοιον caratteristico del genere, raffinatezze lessicali e stilistiche ed elementi popolareggianti, a tratti anche triviali, Nella mia relazione intendo quindi porre l’attenzione su un particolare fenomeno linguistico tipico del sermo familiaris, i diminutivi, la cui frequenza è non a caso maggiore nelle Menippee rispetto alle altre opere varroniane, e mostrare come la loro presenza possa in alcuni casi essere interpretata, tramite anche un confronto con l’uso fattone in commedia, quale elemento di parodia letteraria.

 

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