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Rivista online di studi
su antichità classica e cultura contemporanea

In collaborazione con la Consulta Universitaria di Studi Latini
CLASSE A

n. 9

rivista annuale
anno 9 · numero 9
anno 2023

 

The Concept of International Peace in Cicero’s and Kant’s Thought: Comparing Ancient and Modern Views

Scritto da Filippo Attinelli. Pubblicato in: Orizzonti

Abstract

The idea of peace has always been at the core of the debate concerning the development of international relations. By comparing Cicero’s and Kant’s thought, this article seeks to find a theoretical junction between ancient and modern views. Despite belonging to different eras, Cicero and Kant reach similar conclusions. Thanks to their high level of criticism towards the political dynamics of their time, these two authors anchor harmony to the domestic consolidation of Republican culture. However, it must be said that their arguments arise from different starting points. According to Cicero, history had made Rome responsible for the maintenance of inter-community balance. Therefore, his idea of pax was grounded on the solidity and superiority of Rome’s Republican institutions and virtues. On the contrary, Kant wishes for the independence of States. In his view, only a shared acceptance of the Republican form of government can bring to the peaceful cooperation of nations. In both Cicero’s and Kant’s standpoints, the absence of conflict is the outcome of the consolidation of the Republic. This is because Republican systems cannot be based on individualistic logics, but on social principles oriented to the achievement of the common good.

Il concetto di pace è sempre stato al centro del dibattito inerente ai meccanismi di sviluppo delle relazioni internazionali. Attraverso l’analisi comparata del pensiero ciceroniano e kantiano, il presente articolo si pone lo scopo di trovare un punto di raccordo teoretico tra visioni antiche e moderne sull’argomento. Seppure appartenenti a due ere estremamente distanti tra loro, Cicerone e Kant giungono a conclusioni pressoché similari in punto di principio. Grazie alla loro capacità critica nei riguardi della realtà politica caratterizzante i rispettivi tempi, entrambi gli autori ancorano il raggiungimento dell’armonia tra i popoli al consolidamento della cultura repubblicana. Tuttavia, mentre Cicerone teorizza una pax garantita dalla solidità delle istituzioni di Roma in quanto nazione superiore ed eletta dalla storia a responsabile degli equilibri tra le genti, Kant auspica l’indipendenza degli Stati, nonché la capacità di cooperare tra loro grazie ad un collettivo accoglimento della forma di governo repubblicana. Sia per Cicerone che per Kant, l’assenza di conflittualità internazionale sarà dunque il risultato di una stabilizzazione del sistema politico domestico in chiave repubblicana. Ciò avverrà perché la Repubblica, in quanto forma di governo ideale, rifiuta ideologicamente l’accoglimento di logiche personalistiche, basandosi invece su principi sociali orientati al raggiungimento del bene comune.

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Sommario del n. 9

CLASSICOCONTEMPORANEO È SOTTOPOSTO ALLA PROCEDURA DI PEER REVIEW SECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI

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La sezione dedicata alle Presenze classiche è intesa a selezionare produzioni recenti – di letteratura, teatro, cinema, musica, arti visive – ispirate al mondo classico, sul filo del rapporto, problematico e suggestivo, tra il “classico”, sistema di valori per definizione al di là delle mode e delle contingenze, e il “contemporaneo”, l’odierno, l’attualità più stringente.

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