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Rivista online di studi
su antichità classica e cultura contemporanea

In collaborazione con la Consulta Universitaria di Studi Latini
CLASSE A

n. 9

rivista annuale
anno 9 · numero 9
anno 2023

 

Scipione l'Africano di Carmine Gallone. Fonti antiche, riscritture filmiche e ideologia fascista

Scritto da Roberto M. Danese. Pubblicato in: Scena

Abstract: Scipione l'Africano di Carmine Gallone. Traduzione intersemiotica di un'ideologia.

Il regime fascista modellò molte delle sue simbologie sul mondo dell’antica Roma. Tuttavia, pur considerando il cinema un formidabile strumento di propaganda politica, produsse un solo film importante ambientato nell’antica Roma: Scipione l’Africano di Carmine Gallone del 1937.

Il film segue fedelmente le fonti storiche, ma il linguaggio cinematografico adottato lo trasforma in una potente metafora delle guerre d’Africa promosse dal Regime nel 1936 e della conseguente proclamazione dell’Impero. Le vicende storiche antiche sono mostrate in modo tale da richiamare alla mente dello spettatore alcune vicende cruciali della politica coloniale fascista. Così una narrazione apparentemente vicina alle fonti antiche diventa un'implicita conferma del Fascismo come erede della grandezza di Roma. L'uso delle luci, delle geometrie filmiche, delle inquadrature, dei piani sequenza, delle voci stabilisce un processo di continua identificazione tra Mussolini e Scipione, tra la Repubblica romana e lo Stato fascista, tra le conquiste coloniali in Africa e la seconda guerra punica.

The Fascist Regime modelled many of its symbologies on the world of ancient Rome. However, while considering cinema a formidable political propaganda tool, he produced only one major film set in ancient Rome: Scipione l'Africano by Carmine Gallone from 1937. The movie carefully follows the historical sources, but the cinematic language transforms it into a powerful metaphor of the imperialistic African wars promoted by the Regime in 1936. The ancient historical events are shown in such a way as to recall to the viewer's mind some crucial events of the fascist colonial politics. Thus, a narration apparently close to ancient sources becomes an implicit confirmation of Fascism as heir to Rome's greatness. The use of lights, profilmic geometries, shots, long shots, voices establishes a process of continuous identification between Mussolini and Scipio, between the Roman republic and the fascist State, between the fascist colonial conquests in Africa and the second Punic war.

 

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Sommario del n. 9

CLASSICOCONTEMPORANEO È SOTTOPOSTO ALLA PROCEDURA DI PEER REVIEW SECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI

Di seguito è disponibile l'indice completo del numero diviso per le sezioni tematiche della rivista.
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Orizzonti

Responsabile di sezione: Rosa Rita Marchese

In Orizzonti trovano ospitalità le voci di chi fa ricerca umanistica nelle università e individua come una responsabilità propria di tale ricerca la formulazione di domande sul significato e sulla funzione sociale e politica dei propri studi. La sezione vuole offrire visibilità ai diversi modi in cui in Italia, in Europa e nel mondo le istituzioni accademiche producono linee di ricerca che promuovono, in una relazione costruttiva con il presente, il rapporto con l’antico. Entro questo spazio aperto al dialogo tra attività scientifica e domande di senso, la sottosezione Voci dal mondo intende dare spazio ai contributi e, soprattutto, alle esperienze didattiche provenienti dal panorama internazionale, con lo scopo principale di condividere informazioni e materiali in diverse lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo); tali materiali potranno anche avere meno attinenza con il tema monografico del numero.

 



Presenze classiche: Pagina, Schermo, Scena, Arti visive e comunicazione

Responsabile di sezione: Rossana Valenti

La sezione dedicata alle Presenze classiche è intesa a selezionare produzioni recenti – di letteratura, teatro, cinema, musica, arti visive – ispirate al mondo classico, sul filo del rapporto, problematico e suggestivo, tra il “classico”, sistema di valori per definizione al di là delle mode e delle contingenze, e il “contemporaneo”, l’odierno, l’attualità più stringente.

Ricerca e sperimentazione didattica

Responsabile di sezione: Pietro Li Causi

La sezione ospita documenti, racconti, bilanci critici di esperienze didattiche, progetti laboratoriali, interventi pedagogici, pensati in riferimento al mondo antico. Propone uno spazio operativo di confronto fra contesti differenti (la scuola, l’università, il “sociale”) e approcci diversi all’antico, inteso nella sua accezione più ampia: in rapporto all’insegnamento delle lingue classiche, ma anche allo studio di testi e monumenti nei loro aspetti letterari, culturali, iconografici, come pure in relazione alla pratica teatrale, alla rilettura del mito, alle varie possibili forme di rivisitazione creativa dell’antico.