Presentazione nuova sezione: "Titubanti Testi"
Responsabile: Marco Formisano, Università di Gent
La sezione Titubanti Testi accoglie articoli scritti da due autori, di preferenza afferenti ad ambiti disciplinari o professionali diversi e secondo le modalità che loro stessi vorranno darsi, in una oppure in due lingue diverse, evitando un eccessivo apparato erudito nelle note a piè di pagina nonché lunghi riferimenti bibliografici. Gli articoli non sono scritti a quattro mani, non sono cioè concepiti di concerto: ogni autore ha composto la propria parte senza consultarsi con l’altro, favorendo così la disgiunzione piuttosto che l’usuale armonizzazione dei punti di vista. Lo scopo principale è di mettere a confronto in un unico saggio letture, metodi ermeneutici, prospettive disciplinari, linguaggi critici, stili intellettuali e di ricerca diversi tra di loro, persino contrastanti, sulla base della discussione di un testo antico, greco o latino, o anche di un testo più recente che rientri in qualche modo nella tradizione classica, in costante dialogo con la contemporaneità. Il testo, antico o moderno, potrà essere proposto dai due autori stessi o su invito degli editori della rivista.
Titubanti Testi introduce una novità sostanziale nel contesto delle pubblicazioni accademiche in quanto propone uno scambio di punti di vista che inevitabilmente instaura una dinamica virtuosa tra le singole riflessioni dei due autori, a tutto beneficio dei lettori. Il formato proposto da un lato invita alla problematizzazione di abitudini di ricerca sedimentatesi nella routine dei discorsi scientifici dall’altro ha il pregio di coinvolgere direttamente nel dibattito sui testi antichi e sulla loro tradizione studiose e studiosi, intellettuali e artisti attivi anche in altri ambiti professionali (drammaturgia, giornalismo, scienze, cinema, politica etc.).
La sezione è ispirata alla serie di incontri on line “Titubanti Testi. Binomio di lettura”, che comprende al momento undici cicli di conversazioni tra due relatori e con il pubblico sulla base del principio dello scambio o anche dello scontro di prospettive, come sopra descritto.