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Rivista online di studi
su antichità classica e cultura contemporanea

In collaborazione con la Consulta Universitaria di Studi Latini
CLASSE A

n. 11

        rivista annuale
        anno 11 · numero 11
        anno 2025

 

Conloquia absentium. Le intelligenze generative tra prassi didattica e filologia del possibile

Scritto da Massimo Manca. Pubblicato in: Orizzonti - saggi

 Abstract 

L’articolo presenta una sperimentazione sistematica nell’ambito dell’intelligenza artificiale applicata agli studi classici attraverso la creazione di chatbot che impersonano autori antichi. L’autore ha sviluppato sei GPT personalizzati (DemodoCHAT, ComiCHAT, CiceCHAT, CHATullus, VirGPT, SeneCHAT) addestrati sui corpora completi di Omero, Plauto, Cicerone, Catullo, Virgilio, Seneca.

La metodologia prevede test comparativi con prompt sia specifici (compatibili con l’ecosistema culturale dell’autore) sia anacronistici, per valutare le capacità di adattamento stilistico e contenutistico. L’analisi rivela performance differenziate: eccellenti risultati per la riproduzione lessicale e sintattica, criticità significative nella gestione metrica. Emerge una distinzione tra ‘genetica’ (base dati preesistente del LLM) ed ‘educazione’ (addestramento specifico), che spiega le diverse prestazioni tra diversi generi letterari.

La ricerca evidenzia potenzialità innovative per la didattica del latino e greco (apprendimento dialogico, esercizi di stile) e per la ricerca filologica (completamento di lacune testuali, attribuzione di opere, ricostruzioni congetturali). I chatbot dimostrano sorprendenti capacità metacognitive, riconoscendo i propri limiti simulativi e aprendo scenari inediti per quella che l’autore definisce ‘filologia del possibile’. Problemi rilevanti riguardano l’allineamento etico dei modelli contemporanei applicato a personaggi del passato con sistemi di valori distanti, questione che richiede calibrazioni specifiche per applicazioni scientifiche rigorose.

The article reports a systematic experimentation in the field of artificial intelligence applied to Classical studies through the creation of chatbots that impersonate ancient authors. The author has developed six customised GPTs (DemodoCHAT, ComiCHAT, CiceCHAT, CHATullus, VirGPT, SeneCHAT), each fine-tuned on the complete corpora of Homer, Plautus, Cicero, Catullus, Virgil and Seneca.

The methodology combines comparative tests with author-specific prompts — compatible with each writer’s cultural ecosystem — and deliberately anachronistic prompts, in order to assess stylistic and content adaptation capabilities. The analysis reveals differentiated performance: lexical and syntactic reproduction is excellent, while metrical handling remains problematic. A distinction emerges between the ‘genetics’ of an LLM (its pre-existing training data) and its ‘education’ (the bespoke fine-tuning), which explains the different performances across different literary genres.

The study highlights innovative prospects for the teaching of Latin and Greek (dialogic learning, exercises in style) and for philological research, such as gap-filling, authorship attribution and conjectural reconstructions. The chatbots also display metacognitive awareness, acknowledging their own limits and opening unprecedented scenarios for what the author calls a ‘philology of the possible’. Relevant issues concern the ethical alignment of contemporary models when applied to historical figures with distant value systems, a point that calls for careful calibration in rigorous scholarly applications.

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Sommario del n. 11

CLASSICOCONTEMPORANEO È SOTTOPOSTO ALLA PROCEDURA DI PEER REVIEW SECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI

Di seguito è disponibile l'indice completo del numero diviso per le sezioni tematiche della rivista.
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Convegno Migrazioni e Università. Per una carta degli officia

Migrazioni e Università. Per una Carta degli officia. Quel che è giusto fare - Come è giusto fare
Convegno del Centro di Ateneo Migrare dell’Università degli Studi di Palermo
 

 

Orizzonti

Responsabile di sezione: Rosa Rita Marchese

In Orizzonti trovano ospitalità le voci di chi fa ricerca umanistica nelle università e individua come una responsabilità propria di tale ricerca la formulazione di domande sul significato e sulla funzione sociale e politica dei propri studi. La sezione vuole offrire visibilità ai diversi modi in cui in Italia, in Europa e nel mondo le istituzioni accademiche producono linee di ricerca che promuovono, in una relazione costruttiva con il presente, il rapporto con l’antico. Entro questo spazio aperto al dialogo tra attività scientifica e domande di senso, la sottosezione Voci dal mondo intende dare spazio ai contributi e, soprattutto, alle esperienze didattiche provenienti dal panorama internazionale, con lo scopo principale di condividere informazioni e materiali in diverse lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo); tali materiali potranno anche avere meno attinenza con il tema monografico del numero.

Dossier
Latina Didaxis XXXVII. Il mito e le sue varianti.
A cura di Alice Bonandini, Gabriella Moretti, Biagio Santorelli

 
Saggi

Presenze classiche: Pagina, Schermo, Scena, Arti visive e comunicazione

Responsabile di sezione: Rossana Valenti

La sezione dedicata alle Presenze classiche è intesa a selezionare produzioni recenti – di letteratura, teatro, cinema, musica, arti visive – ispirate al mondo classico, sul filo del rapporto, problematico e suggestivo, tra il “classico”, sistema di valori per definizione al di là delle mode e delle contingenze, e il “contemporaneo”, l’odierno, l’attualità più stringente.

Ricerca e sperimentazione didattica

Responsabile di sezione: Pietro Li Causi

La sezione ospita documenti, racconti, bilanci critici di esperienze didattiche, progetti laboratoriali, interventi pedagogici, pensati in riferimento al mondo antico. Propone uno spazio operativo di confronto fra contesti differenti (la scuola, l’università, il “sociale”) e approcci diversi all’antico, inteso nella sua accezione più ampia: in rapporto all’insegnamento delle lingue classiche, ma anche allo studio di testi e monumenti nei loro aspetti letterari, culturali, iconografici, come pure in relazione alla pratica teatrale, alla rilettura del mito, alle varie possibili forme di rivisitazione creativa dell’antico.

Titubanti Testi

Responsabile di sezione: Marco Formisano

La sezione Titubanti Testi accoglie articoli scritti da due autori, di preferenza afferenti ad ambiti disciplinari o professionali diversi e secondo le modalità che loro stessi vorranno darsi, in una oppure in due lingue diverse, evitando un eccessivo apparato erudito nelle note a piè di pagina nonché lunghi riferimenti bibliografici. Gli articoli non sono scritti a quattro mani, non sono cioè concepiti di concerto: ogni autore ha composto la propria parte senza consultarsi con l’altro, favorendo così la disgiunzione piuttosto che l’usuale armonizzazione dei punti di vista. Lo scopo principale è di mettere a confronto in un unico saggio letture, metodi ermeneutici, prospettive disciplinari, linguaggi critici, stili intellettuali e di ricerca diversi tra di loro, persino contrastanti, sulla base della discussione di un testo antico, greco o latino, o anche di un testo più recente che rientri in qualche modo nella tradizione classica, in costante dialogo con la contemporaneità. Il testo, antico o moderno, potrà essere proposto dai due autori stessi o su invito degli editori della rivista.

La sezione è ispirata alla serie di incontri on line “Titubanti Testi. Binomio di lettura”.