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Rivista online di studi
su antichità classica e cultura contemporanea

In collaborazione con la Consulta Universitaria di Studi Latini
CLASSE A

n. 11

        rivista annuale
        anno 11 · numero 11
        anno 2025

 

The Decameron: una serie Netflix

Scritto da Marco Bardini. Pubblicato in: Pagina

 Abstract 

Rilasciata nel 2024 sulla piattaforma televisiva Netflix, The Decameron è una serie in otto episodi della sceneggiatrice americana Kathleen Jordan. Non diversamente da altre opere filmiche realizzate nel XXI secolo, tutte a sostanziale target “giovanilistico”, si è qui al cospetto di un lavoro che esibisce, soprattutto sul piano promozionale, l’intento preciso di richiamarsi alla celebre opera boccacciana, e alla sua più immediata e conosciuta dimensione comico-erotica; per poi selezionare, tuttavia, un numero davvero limitato delle sue componenti (quasi tutte riprese dalla cosiddetta “cornice”) e piegarle a un riuso radicalmente deformante, sia in chiave narrativa, che sociale e politica. Il presente articolo analizza il film, e indaga il risultato di una tale riscrittura alla luce della mission del suo medium, e in ragione del suo pubblico di riferimento.

Correggere il mito: Gianni Rodari e i classici ne Il Libro degli errori

Scritto da Chiara Valenzano. Pubblicato in: Pagina

 Abstract 

L’opera di Gianni Rodari affronta spesso la sfida della riscrittura di fiabe tradizionali, di cui si vuole mettere alla prova la tenuta nel mondo contemporaneo. L’autore, infatti, si concentra spesso sui finali, che modifica per proporre conclusioni alternative, in linea con i modelli educativi che vuole suggerire e con la convinzione che gli stereotipi siano fatti per essere messi in discussione e rovesciati. Ne Il libro degli errori Rodari attinge per due volte al patrimonio culturale classico: i racconti Pigmalione e Il filo di Admeto costituiscono, rispettivamente, un rifacimento del racconto contenuto nelle Metamorfosi ovidiane e dell’Alcesti euripidea. La riscrittura rodariana è, in entrambi i casi, ironica: i finali dei due racconti sembrano rispondere alla necessità di correggere il mito, il cui ‘errore’ consiste nella mancata verosimiglianza della sua conclusione. L’autore riflette su due storie d’amore e, a un secondo livello di lettura adatto anche agli adulti, indica nella razionalizzazione delle vicende la strada corretta per inserirle all’interno del contesto sociale e culturale degli anni Sessanta: il mito viene così aggiornato e accolto nel mondo contemporaneo nella speranza di indicare la strada per aggiustarne qualche stortura.

Echi catulliani negli Epigrammi di Beppe Fenoglio

Scritto da Giordana Artiaco. Pubblicato in: Pagina

 Abstract 

Nel corpus di Beppe Fenoglio, gli Epigrammi (1978, postumo) spiccano sia in quanto unica opera poetica originale d’autore e sia per l’instaurazione di un dialogo con la tradizione classica più esplicito e strutturante, a differenza del resto delle opere fenogliane in cui i riferimenti alla classicità grecolatina sono volutamente sporadici o dissimulati. L’indagine sulle fonti degli Epigrammi si è concentrata principalmente sull’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters e sugli Epigrammaton libri di Marziale; questo studio, pur riconoscendo il peso di tali modelli, intende ampliare il quadro delle influenze integrando tra le fonti anche il Liber di Catullo. In particolare, la presenza catulliana non si limita a un recupero stilistico e tematico, ma si intreccia in modo peculiare con la riduzione epigrammatica di temi fondamentali da Una questione privata (1964, postumo).

Sommario del n. 11

CLASSICOCONTEMPORANEO È SOTTOPOSTO ALLA PROCEDURA DI PEER REVIEW SECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI

Di seguito è disponibile l'indice completo del numero diviso per le sezioni tematiche della rivista.
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Orizzonti

Responsabile di sezione: Rosa Rita Marchese

In Orizzonti trovano ospitalità le voci di chi fa ricerca umanistica nelle università e individua come una responsabilità propria di tale ricerca la formulazione di domande sul significato e sulla funzione sociale e politica dei propri studi. La sezione vuole offrire visibilità ai diversi modi in cui in Italia, in Europa e nel mondo le istituzioni accademiche producono linee di ricerca che promuovono, in una relazione costruttiva con il presente, il rapporto con l’antico. Entro questo spazio aperto al dialogo tra attività scientifica e domande di senso, la sottosezione Voci dal mondo intende dare spazio ai contributi e, soprattutto, alle esperienze didattiche provenienti dal panorama internazionale, con lo scopo principale di condividere informazioni e materiali in diverse lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo); tali materiali potranno anche avere meno attinenza con il tema monografico del numero.

Saggi

Presenze classiche: Pagina, Schermo, Scena, Arti visive e comunicazione

Responsabile di sezione: Rossana Valenti

La sezione dedicata alle Presenze classiche è intesa a selezionare produzioni recenti – di letteratura, teatro, cinema, musica, arti visive – ispirate al mondo classico, sul filo del rapporto, problematico e suggestivo, tra il “classico”, sistema di valori per definizione al di là delle mode e delle contingenze, e il “contemporaneo”, l’odierno, l’attualità più stringente.

Ricerca e sperimentazione didattica

Responsabile di sezione: Pietro Li Causi

La sezione ospita documenti, racconti, bilanci critici di esperienze didattiche, progetti laboratoriali, interventi pedagogici, pensati in riferimento al mondo antico. Propone uno spazio operativo di confronto fra contesti differenti (la scuola, l’università, il “sociale”) e approcci diversi all’antico, inteso nella sua accezione più ampia: in rapporto all’insegnamento delle lingue classiche, ma anche allo studio di testi e monumenti nei loro aspetti letterari, culturali, iconografici, come pure in relazione alla pratica teatrale, alla rilettura del mito, alle varie possibili forme di rivisitazione creativa dell’antico.

Titubanti Testi

Responsabile di sezione: Marco Formisano

La sezione Titubanti Testi accoglie articoli scritti da due autori, di preferenza afferenti ad ambiti disciplinari o professionali diversi e secondo le modalità che loro stessi vorranno darsi, in una oppure in due lingue diverse, evitando un eccessivo apparato erudito nelle note a piè di pagina nonché lunghi riferimenti bibliografici. Gli articoli non sono scritti a quattro mani, non sono cioè concepiti di concerto: ogni autore ha composto la propria parte senza consultarsi con l’altro, favorendo così la disgiunzione piuttosto che l’usuale armonizzazione dei punti di vista. Lo scopo principale è di mettere a confronto in un unico saggio letture, metodi ermeneutici, prospettive disciplinari, linguaggi critici, stili intellettuali e di ricerca diversi tra di loro, persino contrastanti, sulla base della discussione di un testo antico, greco o latino, o anche di un testo più recente che rientri in qualche modo nella tradizione classica, in costante dialogo con la contemporaneità. Il testo, antico o moderno, potrà essere proposto dai due autori stessi o su invito degli editori della rivista.

La sezione è ispirata alla serie di incontri on line “Titubanti Testi. Binomio di lettura”.