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Rivista online di studi
su antichità classica e cultura contemporanea

In collaborazione con la Consulta Universitaria di Studi Latini
CLASSE A

n. 10

        rivista annuale
        anno 10 · numero 10
        anno 2024

 

Chi dice donna…

Scritto da Domitilla Campanile. Pubblicato in: Pagina

 Abstract 

In questo articolo si discute il recentissimo libro frutto del Convegno Internazionale Le tenebrose. Figure di femme fatale nel cinema e nei media europei fra mito e contemporaneità (dicembre 2022), il cui scopo si sostanziava nell’indagine su di una figura femminile che accompagna la storia del cinema dagli inizi fino ai giorni nostri. La donna tenebrosa, la femme fatale, colei che grazie al proprio fascino sapientemente dispiegato sa ammaliare e manipolare gli uomini per raggiungere i propri fini. In particolare, nel volume l’analisi è diretta a comprendere le varie rappresentazione di questa figura fornite dalle differenti culture sociali e cinematografiche europee. Il noir statunitense con le sue dark ladies ha, generalmente, catturato ogni attenzione della critica e sino a poco tempo fa le ricerche riservate alla loro controparte europea erano molto rare. Una tale ingiustificata assenza ha sollecitato ora due colleghe ad aprire un nuovo cantiere di studi e a impegnarsi, appunto, nell’esplorazione della configurazione europea e italiana di questo figure femminili definite tenebrose proprio per valorizzare l’autonomia e la specificità della tipologia qui indagata.

This article discusses the very recent book resulting from the International Conference Le tenebrose. Figure di femme fatale nel cinema e nei media europei fra mito e contemporaneità (December 2022), the aim of which was to investigate a female figure that accompanies the history of cinema from its beginnings to the present day. The «Tenebrosa», the femme fatale, she who thanks to her skilfully deployed charm knows how to bewitch and manipulate men to achieve her own ends. In particular, in this volume, the analysis is directed towards understanding the various representations of this figure provided by the different European social and film cultures. American noir with its dark ladies has, generally speaking, captured all critical attention and until recently, research devoted to their European counterpart was very rare. Such an unjustified absence has now prompted two colleagues to open up a new field of study and to engage in the exploration of the European and Italian configuration of these female figures defined as «Tenebrose» precisely in order to enhance the autonomy and specificity of the typology investigated here.

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L’ora di greco, tra cinema e letteratura

Scritto da Rossana Valenti. Pubblicato in: Pagina

 Abstract 

Il contributo prende in esame tre recenti e significative opere: i film L’ordine del tempo, di Liliana Cavani (2023), e L’orto americano di Pupi Avati (2024), e il romanzo L’ora di greco, della scrittrice sud-coreana Han Kang, insignita nel 2024 del premio Nobel per la Letteratura. Queste opere, diverse nei registri espressivi e nelle tematiche, rivelano una imprevista, rinnovata attenzione per antiche parole, come l’espressione “ora di greco”, e documentano un interesse dei media verso una prassi didattica e un sapere che sembrano relegati a una condizione di marginalità.

The paper examines three recent and significant works: the movies L’ordine del tempo, by Liliana Cavani (2023), and L’orto americano by Pupi Avati (2024), and the novel L’ora di greco, by the South Korean writer Han Kang, Nobel Prize for Literature in 2024. These works, different in their languages and themes, reveal an unexpected, renewed attention to ancient words, such as the term “Greek lesson”, and testify an interest of the media towards a teaching practice and a knowledge that elsewhere seem consigned to marginality.

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Christopher Nolan, Prometeo e la vecchietta: divagazioni tra Oppenheimer, la Rhetorica ad Herennium, Leopardi e Pirandello

Scritto da Andrea Balbo. Pubblicato in: Pagina

 Abstract 

1. Qualche premessa

Il recentissimo film di Christopher Nolan dedicato a Robert Oppenheimer e uscito nell’agosto 2023 nelle sale italiane ha richiamato – se mai ce ne fosse ancora bisogno – la centralità del mito prometeico nella tradizione occidentale1. Il film deriva da un volume di K. Bird e M. J. Sherwin del 2006 dal titolo American Prometheus e associa il fisico americano con il titano che sottrae il fuoco a Zeus e lo porta agli uomini, ponendo da una parte i presupposti per creare una nuova civiltà, dall’altra votandosi alla sofferenza e a un destino tragico. Se il secondo aspetto di Prometeo è chiaramente presente nella figura descritta dall’intensissimo C. Murphy, il primo si presenta come connotato da un’ulteriore ambivalenza, dato che, per lo più, mentre la fiamma sprigionata dall’esplosione della bomba è chiaramente distruttrice e non benefica, il dono del fuoco all’uomo presenta per lo più connotazioni positive nella storiografia prometeica, anche se non sono escluse già nell’antichità considerazioni di tipo negativo2. In questo senso, Nolan e gli autori del biopic fonte del film si sono parzialmente distaccati da una tradizione antica che possiede una ricchezza straordinaria e che ancora oggi ci interroga.

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Sommario del n. 10

CLASSICOCONTEMPORANEO È SOTTOPOSTO ALLA PROCEDURA DI PEER REVIEW SECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI

Di seguito è disponibile l'indice completo del numero diviso per le sezioni tematiche della rivista.
Fai clic su un titolo di sezione per espandere l'indice degli articoli contenuti.

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Orizzonti

Responsabile di sezione: Rosa Rita Marchese

In Orizzonti trovano ospitalità le voci di chi fa ricerca umanistica nelle università e individua come una responsabilità propria di tale ricerca la formulazione di domande sul significato e sulla funzione sociale e politica dei propri studi. La sezione vuole offrire visibilità ai diversi modi in cui in Italia, in Europa e nel mondo le istituzioni accademiche producono linee di ricerca che promuovono, in una relazione costruttiva con il presente, il rapporto con l’antico. Entro questo spazio aperto al dialogo tra attività scientifica e domande di senso, la sottosezione Voci dal mondo intende dare spazio ai contributi e, soprattutto, alle esperienze didattiche provenienti dal panorama internazionale, con lo scopo principale di condividere informazioni e materiali in diverse lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo); tali materiali potranno anche avere meno attinenza con il tema monografico del numero.

Dossier
Latina Didaxis XXXVI. Composizione nominale e giochi di parole nella cultura latina.

 

Saggi

Presenze classiche: Pagina, Schermo, Scena, Arti visive e comunicazione

Responsabile di sezione: Rossana Valenti

La sezione dedicata alle Presenze classiche è intesa a selezionare produzioni recenti – di letteratura, teatro, cinema, musica, arti visive – ispirate al mondo classico, sul filo del rapporto, problematico e suggestivo, tra il “classico”, sistema di valori per definizione al di là delle mode e delle contingenze, e il “contemporaneo”, l’odierno, l’attualità più stringente.

Ricerca e sperimentazione didattica

Responsabile di sezione: Pietro Li Causi

La sezione ospita documenti, racconti, bilanci critici di esperienze didattiche, progetti laboratoriali, interventi pedagogici, pensati in riferimento al mondo antico. Propone uno spazio operativo di confronto fra contesti differenti (la scuola, l’università, il “sociale”) e approcci diversi all’antico, inteso nella sua accezione più ampia: in rapporto all’insegnamento delle lingue classiche, ma anche allo studio di testi e monumenti nei loro aspetti letterari, culturali, iconografici, come pure in relazione alla pratica teatrale, alla rilettura del mito, alle varie possibili forme di rivisitazione creativa dell’antico.